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Come spiegare la guerra ai bambini (in un mondo ideale)

Pubblicato lunedì 21 luglio 2014 alle 15:11:34 - By Alessia Telesca
 
Come la spieghi ad un bambino la guerra? Inevitabilmente ne sentirà parlare, udirà i commenti dei grandi e, anche inconsciamente o semplicemente per caso, si imbatterà in foto stampate sui giornali e in servizi televisivi che, suo malgrado, non sarà ancora in grado di capire.
Quando ero piccola io, classe 1987, adoravo i telegiornali e non me ne perdevo uno, mi incantavano le carrellate di notizie dettate da un personaggio centrale (il giornalista a conduzione del Tg di turno) e da voci che variavano in continuazione (quelle dei giornalisti dei vari servizi); non capivo tutto ciò che vedevo, anzi molto poco vista l’età (per me Buscetta era la moglie di Bush vista l’assonanza dei nomi e Cgil, Cisl e Uil erano un unico acronimo simpatico – CGILCISLEUIL – vista la frequenza con cui i nomi, così musicali pronunciati insieme, erano accostati)… 
 
Ma la guerra quella la ricordo, quelle immagini mi impressionavano, ne capivo la bruttezza e l’orrore, capivo che era brutta e faceva paura, ma non capivo perché ci fosse, perché esistesse.
Durante le guerre di Jugoslavia degli anni ’90, un giorno mia madre mi trovo piangere da sola, in un angolo, dopo il Tg. Mi chiese perché piangevo e io le dissi che era per la guerra, perché in tv avevano detto che si combatteva vicino casa nostra; certo, intendevano sulle coste di fronte l’Italia e non accanto alla mia residenza, ma io cosa ne potevo sapere? E poi, c’era realmente differenza? Solo perché si trattava di chilometri e non di qualche passo, aveva davvero un senso non averne paura e sentirsi tranquilli?
 
Come puoi spiegare ad un bambino come scoppia una guerra? Come puoi dirgli che ci sono davvero bimbi che sentono gli scoppi delle bombe ancor prima del buongiorno della mamma? Il bambino è la cosa più bella e pura del mondo, è l’essere più intelligente sulla faccia del Pianeta, è la maturità che fa regredire l’uomo. Un bambino la guerra non la capisce perché per lui non deve esistere, perché al massimo si può litigare per chi corre più veloce o per chi ha il peluche più bello ma poi, dopo qualche capriccio e qualche arrabbiatura simpatica, si trova un modo per giocare insieme e condividere il gioco. 
 
Come spiegare ad un bambino cos’è la guerra? Non spiegatela, imparate a non conoscerla insieme a loro, fatevi insegnare a condividere i giochi esattamente come fanno loro e a fare qualche linguaccia a quelli che proprio sono antipatici, senza arrivare alla violenza.
 
Se un bambino non capisce cos’è la guerra è perché non deve esistere, perché i bambini capiscono tutto. Tutto ciò che c’è di buono al mondo.
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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